venerdì 29 gennaio 2010

Day


Etilico nauseabondo risveglio, parole amare impastate, frantumate, lubrificate dalla saliva della mia memoria. Fratture dal sapore pungente, dentatura armata di buona volontà addestrata al ghiaccio e al vetro. Rompo e mastico. Rompo e mastico. Ma di ingoiare non se ne parla. Non è sicuro, in quella gola può finire di tutto.

É mia e la proteggo.


Ho parlato con una donna fragile sorseggiando tisana ai frutti di bosco e ho avuto voglia di ascoltarla.

Ho fatto scorrere i miei sorrisi sotto i portici. Senza motivo.

Ho una coperta di libri usati e mi sento al sicuro.



mercoledì 27 gennaio 2010

Tempo


Oggi con una telefonata sono un po' cresciuta, credo 4 o 5 nanometri verso me stessa. Praticamente mi sono ingozzata di plutonio, ho raggiunto le mie 88 miglia orarie e ZAC! Sono atterrata sulle mie Nike rigorosamente made in Vietnam e mi sono fatta un giro nel 1955.

Non sono mai stata in un aeroporto, ma sono stata nel 1955. E anche più in là. Di Corsa.



Desdemona ha sognato di mettersi le scarpe della sua migliore amica, Dalia. Dalia ha un posticino tutto per sé nella vita di Desdemona, lassù, sopra le coperte, tra l'angolo destro del cuscino e il bordo spiegazzato del lenzuolo.


Ho sognato Luna-Park di vetro, ci sono stati giorni in cui ti ho odiato.


martedì 26 gennaio 2010

Lullaby



Romantico nipposwing nevoso e intirizzito, annuendo Desdemona cerca il mignolo di Dorian delicata invasione postnatalizia la sua opulenta risata.

-Rischiarami se riesci. Vedo attraverso le tue dita. Perchè non vuoi che sia come te?

-Non posso, non dipende da me.


Desdemona non ha mai avuto delle scarpe, le sue caviglie sono robuste e le dita agili, il piede il mantello di un piccolo albero insolente. Desdemona corre e cammina Dorian. Dorian conta le proprio scarpe tre volte al giorno, lullaby perfetta l'ultima della sera.



I nodded my head, as I layed on the bed

He said “ If I show you the roses will you follow? “

N.Cave-Where the wild roses grow



lunedì 25 gennaio 2010

Lacrima Facile


Con obsoleto comunistoide infantil disprezzo mi sollevo al di sopra della presunta folla e derido, mi Incazzo, sputo ingiurie. Sulla Polizia. Poche telefonate dopo, molto anonime-poco maniache, mi ritrovo a chiedere aiuto all'unico poliziotto che conosco. Sonounammerda.


Non riuscivo a guardare le immagini del terremoto in Abruzzo. Evito tutti i telegiornali, i servizi attirapena non li reggo. Neanche un po'. Eppoi, sinceramente? Mi veniva da piangere. Certo, inondo fazzoletti per Via col Vento ( quando Diletta muore proprio non mi trattengo ) come per qualsiasi sportivo italiano che vinca una medaglia, per drogati miliardari che perdono Il Mondiale per un soffio, su Ammaniti come su Dostoevskij, su Stephen King come su Hosseini, per un esame andato bene, per uno andato malissimo, per uno non iniziato, per un bambino che m'insulta e per uno che mi abbraccia. Sì, zero Resistenza. Insomma, era l'ennesimo stimolo per la mia palpebra stanca e, anche se incapace di vergognarmi delle mie lacrime, piangere non mi diverte. Tiè. Poi Haiti. Una congiura per saccottini ripieni di sale come me. Invece Il Nulla. O meglio: molto meno. Non era Italia. Non erano bianchi. Erano lontani, davvero tanto tanto lontani. Sonounammerda2.


Sai cos'è un amico? Uno che non ti vede come un rosario su cui sgranare le proprie assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci mai fino in fondo e che ti invade. “

S. Benni-Achille piè veloce



domenica 24 gennaio 2010

Sensi


La notte scorsa Desdemona ha raccolto pietre preziose per ritrovare il sentiero di casa. Gazza affamata di opache carezze, bigiotteria d'abbracci.

D'accordo. Dormire è un'attività decisamente sopravvalutata.



sabato 23 gennaio 2010

Desdemona


Desdemona ha gambe incrociate su pensieri di ruggine. Da lì non si muove. Testarda.
Desdemona sa che l'unico modo per costruire in due è demolire quando si è soli, proprio adesso. Proprio ora che aveva masticato la fisica ed ingoiato la geometria, le si chiedeva di dimenticare solidi e calcoli per imbracciare pala e piccone.
Cosa vuoi demolire quando non hai ancora finito di poggiare l'ultima pietra?

Dorian a volte odia Desdemona. Veniamo davvero dallo stesso utero?