lunedì 25 gennaio 2010

Lacrima Facile


Con obsoleto comunistoide infantil disprezzo mi sollevo al di sopra della presunta folla e derido, mi Incazzo, sputo ingiurie. Sulla Polizia. Poche telefonate dopo, molto anonime-poco maniache, mi ritrovo a chiedere aiuto all'unico poliziotto che conosco. Sonounammerda.


Non riuscivo a guardare le immagini del terremoto in Abruzzo. Evito tutti i telegiornali, i servizi attirapena non li reggo. Neanche un po'. Eppoi, sinceramente? Mi veniva da piangere. Certo, inondo fazzoletti per Via col Vento ( quando Diletta muore proprio non mi trattengo ) come per qualsiasi sportivo italiano che vinca una medaglia, per drogati miliardari che perdono Il Mondiale per un soffio, su Ammaniti come su Dostoevskij, su Stephen King come su Hosseini, per un esame andato bene, per uno andato malissimo, per uno non iniziato, per un bambino che m'insulta e per uno che mi abbraccia. Sì, zero Resistenza. Insomma, era l'ennesimo stimolo per la mia palpebra stanca e, anche se incapace di vergognarmi delle mie lacrime, piangere non mi diverte. Tiè. Poi Haiti. Una congiura per saccottini ripieni di sale come me. Invece Il Nulla. O meglio: molto meno. Non era Italia. Non erano bianchi. Erano lontani, davvero tanto tanto lontani. Sonounammerda2.


Sai cos'è un amico? Uno che non ti vede come un rosario su cui sgranare le proprie assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci mai fino in fondo e che ti invade. “

S. Benni-Achille piè veloce



Nessun commento:

Posta un commento